Abc dei cosmetici

Abc dei cosmetici

11 dicembre 2013 alle ore 15.56
  • Parfum
Termine utilizzato per indicare i composti odoranti, all’interno dell’elenco degli ingredienti presente sull’etichetta dei cosmetici. Per legge, infatti, non devono essere indicati i singoli ingredienti, sintetici o naturali, delle composizioni profumate (il cui numero a volte è superiorie al centinaio), ma semplicemente il termine generico “parfum”.
L’unica eccezione riguarda gli ingredienti segnalati dal Comitato Scientifico per la Sicurezza del Consumatore della Commissione Europea perché hanno la possibilità di indurre reazioni allergiche in percentuali maggiori, rispetto ad altri. Se il prodotto contiene uno o più di questi ingredienti, alle concentrazioni identificate da SCCS, non basta inserire la sola scritta parfum, ma è necessario indicare anche il nome della sostanza, in modo che la persona allergica possa riconoscerla prima di acquistare o utilizzare il prodotto.



  • Parabeni
Sono fra i conservanti più utilizzati  per garantire la sicurezza di molti prodotti d’uso quotidiano: alimenti, farmaci, prodotti per la casa e anche cosmetici. I parabeni, infatti, al pari delle altre sostanze con proprietà conservanti, proteggono i cosmetici dalla contaminazione da parte di batteri, muffe e funghi (tecnicamente si dice che hanno un ampio spettro d’azione contro i diversi microorganismi), e così ne impediscono l’alterazione. Proprio per questa loro azione, talvolta la loro sicurezza è messa in discussione. In realtà, è importante rassicurare  che, come tutti gli ingredienti impiegati dall’industria cosmetica, anche i conservanti  ammessi dalla legge sono sicuri per la salute umana.

Servono per garantire la conservazione dei prodotti
I parabeni sono un gruppo di sostanze con proprietà conservanti che, oltre ad essere fabbricati dall’uomo, si trovano anche in natura, nelle piante e negli animali. Sono ingredienti indispensabili per garantire la sicurezza e la qualità di molti prodotti usati quotidianamente: alimenti, medicinali, prodotti per la casa. Senza la loro presenza, infatti, i batteri, i germi e altri microrganismi dannosi per l’uomo potrebbero svilupparsi all’interno dei prodotti, deteriorandoli, così da compromettere le loro caratteristiche di qualità, fino a renderli talvolta anche pericolosi per la salute umana. I parabeni sono utilizzati anche dall’industria cosmetica per proteggere i prodotti dalla contaminazione microbiologica durante tutta la loro vita.

Impediscono l’alterazione dei cosmetici
Dopo l’apertura, i cosmetici potrebbero essere contaminati da batteri, funghi e muffe presenti nell’ambiente e, di conseguenza, alterarsi  e mettere a rischio la salute del consumatore. Un cosmetico contaminato, infatti, può provocare irritazioni, infiammazioni, addirittura infezioni della pelle, soprattutto di quella molto sensibile, come quella dei bambini o quella della zona attorno agli occhi. I parabeni evitano il deterioramento e la contaminazione dei prodotti dovuto all’attacco dei microrganismi dannosi.
È anche grazie ai parabeni che i cosmetici maggiormente soggetti al rischio di inquinamento batterico, una volta aperti, riescono a conservarsi in modo ottimale per un certo periodo (PaO).

Sono sostanze sicure
Esiste molta cattiva informazione in merito ai parabeni. Talvolta, essi sono oggetto di critiche. In realtà, l’industria cosmetica, per la quale la tutela della salute del consumatore è una priorità, utilizza queste sostanze proprio per proteggere la salute delle persone: i parabeni, infatti, permettono di avere un prodotto sicuro dal punto di vista microbiologico durante tutto il suo utilizzo.
Nei limiti previsti dalla legge, queste sostanze possono essere considerate sicure, come tutti gli ingredienti usati dall’industria cosmetica. Infatti i parabeni impiegati nei cosmetici  sono stati più volte valutati sicuri dagli organismi scientifici dell’UE. Studi scientifici, infatti, hanno dimostrato che l’utilizzo dei parabeni nei prodotti cosmetici non causa alcun problema per la salute umana, per questo essi sono stati approvati ufficialmente come conservanti per i cosmetici dalla Commissione Europea e da altre autorità.

  • I metalli pesanti

I metalli pesanti sono sostanze ampiamente diffuse nell’ambiente e presenti in piccole tracce in moltissimi prodotti, inclusi i cosmetici. Poiché in determinate dosi possono procurare effetti tossici sull’organismo, è importante chiarire che i quantitativi contenuti nei prodotti cosmetici sono totalmente sicuri e non compromettono la salute del consumatore.

Sono sostanze molto diffuse
I metalli pesanti sono sostanze ubiquitarie, abitualmente presenti nell’ambiente. Sono normalmente utilizzati dall’uomo con finalità tecnologiche. Basti pensare al piombo, un elemento chimico impiegato nell’edilizia, nella produzione di batterie per autotrazione, nella composizione di leghe metalliche e così via. Anche il nichel è un metallo pesante molto diffuso, usato in diverse leghe metalliche.
Piccolissime quantità (a livello di ppm, cioè di parti per milione) di metalli pesanti possono contaminare altre sostanze e altri prodotti con cui vengono in contatto: in questo caso si parla di presenza di tracce o di impurezze di metalli pesanti.

Hanno un potenziale tossico, ma solo ad alte dosi
Studi di tossicologia hanno dimostrato che i metalli pesanti hanno un potenziale tossicologico: in determinate quantità, se entrano in contatto con la pelle o se sono ingeriti, possono procurare effetti nocivi sull’organismo. Se sono presenti solo in tracce nei prodotti ingeriti o che entrano in contatto con la pelle, invece, non danneggiano la salute delle persone.
Alcuni metalli pesanti non danno problemi di tossicità, ma a certe concentrazioni e su persone predisposte, sono in grado di scatenare reazioni allergiche. Il più conosciuto dei metalli con un potenziale allergenico è il nichel.

  • Conservanti 
  • Se molti cosmetici si conservano integri per mesi anche dopo l’apertura, il merito è dei conservanti: delle sorti di armi di difesa che permettono ai vari prodotti di non essere vulnerabili ai microrganismi diffusi nell’ambiente. Proprio per questa loro azione battericida e conservante, talvolta la loro sicurezza è stata messa in discussione. Poiché sono contenuti nella maggioranza dei prodotti cosmetici, è importante chiarire che l’uso che ne viene fatto nell’industria cosmetica è totalmente sicuro.

    A che cosa servonoI conservanti sono sostanze, naturali o di sintesi, che vengono aggiunte alla formulazione dei cosmetici ma anche ad alcuni alimenti, bevande, addirittura farmaci, per garantirne l’integrità e la sicurezza nel tempo. Infatti, svolgono una efficace azione contro microrganismi: proteggono i prodotti dalla contaminazione batterica, ma anche di funghi e muffe, presenti nell’ambiente, sulla nostra pelle e nell’aria. Dopo l’apertura, i cosmetici potrebbero essere contaminati da questi microrganismi e alterarsi, mettendo a rischio la salute del consumatore. I conservanti evitano il deterioramento dovuto all’attacco di questi microrganismi. È anche grazie a essi che i cosmetici maggiormente soggetti al rischio di inquinamento microbico, una volta aperti, riescono a conservarsi in modo ottimale per un certo periodo (vedi  Pao).

    Perché sono indispensabili Se i cosmetici non contenessero conservanti, dopo l’apertura, rimarrebbero inalterati per pochi giorni al massimo. Infatti, sarebbero facilmente contaminati da batteri, muffe e funghi presenti negli ambienti in cui viviamo e che tendono a proliferare soprattutto nei luoghi caldi e asciutti, come il bagno, la stanza in cui di solito si tiene la maggior parte dei cosmetici. Di conseguenza, essi si deteriorerebbero e diventerebbero pericolosi per il consumatore: un cosmetico alterato può provocare irritazioni, infiammazioni, addirittura infezioni della pelle, soprattutto di quella molto sensibile, come quella dei bambini o quella della zona attorno agli occhi. L’utilizzo dei conservanti evita questi pericoli.

    Sono sostanze sicureTalvolta, i conservanti sono oggetto di critiche. In realtà, l’industria cosmetica, che considera la tutela della salute del consumatore una priorità, utilizza queste sostanze proprio per proteggere la persona e garantire la sicurezza del prodotto che usa: i conservanti, infatti, permettono di avere un prodotto sicuro dal punto di vista microbiologico durante tutto il suo utilizzo.
    A garantire l’innocuità dei conservanti impiegati nei prodotti cosmetici è anche l’allegato V della legge sui cosmetici , che contiene l’elenco dei conservanti che possono essere usati nei cosmetici e le quantità permesse. Queste sostanze sono state giudicate sicure in base agli studi effettuati e ai protocolli stabiliti dalla legge stessa.
    Un cosmetico che contiene molti conservanti non è un prodotto meno sicuro di un altro: i conservanti sono comunque presenti nelle concentrazioni consentite. Semplicemente si utilizzano tante sostanze diverse per contrastare una maggiore varietà di microrganismi.
    A volte alcuni conservanti sono accusati di nuocere alla salute dei consumatori. In realtà, il Comitato Scientifico per la Sicurezza del Consumatore è intervenuto diverse volte e ribadito che allo stato attuale delle conoscenze si tratta di sostanze sicure, nei limiti di utilizzo indicati nell’allegato V della legge. Tra questi vale la pena ricordare i parabeni, una classe di conservanti largamente utilizzata nei cosmetici in quanto estremamente efficaci e nel contempo anche sicuri. Su questi ingredienti si è espresso molto di recente il Comitato Scientifico che ne ha confermato la sicurezza quando usati nei prodotti cosmetici.

    Il rischio allergia è basso e controllabileIl rischio maggiore legato ai conservanti è quello delle reazioni allergiche nelle persone sensibili, che comunque si verificano raramente. Infatti, i cosmetici non sono più pericolosi di altri prodotti da questo punto di vista. In ogni caso, la persona allergica è tutelata dall’industria cosmetica: la legge sui cosmetici, infatti, stabilisce l’obbligo di indicare in etichetta la lista di tutti gli ingredienti contenuti nel cosmetico. In questo modo, il consumatore allergico o sensibile a una data sostanza ha la possibilità individuare tale molecola nel prodotto, prima del suo acquisto.
  • Cosmetici e bambini Delicata e morbida come la seta: così appare la pelle dei bambini. In effetti, si tratta di una struttura sensibile, ancora in via di formazione, che va trattata con riguardo e attenzioni. Per esempio, non va esposta troppo al sole, non deve essere strofinata, non dovrebbe essere messa a contatto con materiali sintetici. Sono tutte piccole precauzioni che permettono di salvaguardare questo ”ambiente” così fragile.
    E per quanto riguarda i cosmetici, come bisogna comportarsi? Con la stessa cura ma senza timori. Tutti i prodotti cosmetici sono sicuri anche se usati per i bambini, a meno che in etichetta non sia esplicitamente riportata una indicazione che lo sconsiglia.
    Esistono comunque prodotti destinati specificatamente a neonati e bambini perché sono formulati per tenere conto della particolare sensibilità della loro pelle. Tra questi, quelli destinati ai più piccoli dagli 0 ai 3 anni, devono sottostare ad una valutazione di sicurezza più severa di quella richiesta normalmente.



    La cute si rafforza con l’età
    Morbidissima, liscia, profumata, setosa: la pelle dei bambini ispira carezze e coccole. Ma richiede anche attenzioni specifiche perché è particolarmente sensibile e delicata. Nei neonati, infatti, è ancora fragile: il passaggio dalla vita nel grembo materno a quella nel mondo “esterno” la mette a dura prova e la rende particolarmente vulnerabile. Inoltre, la cute di un bambino è più sottile di quella di un adulto (circa 20-30% più sottile) e ha un pH ovvero un grado di acidità meno pronunciato, che la espone agli attacchi di batteri, microrganismi, sostanze irritanti, manovre aggressive. Più passano gli anni, comunque, più la pelle si rafforza.

    Da 0 a 3 anni
    Fino ai tre anni lo strato corneo, ossia lo strato più esterno della cute, che la isola e la difende, è sottile. Non solo. Il film idrolipidico, lo strato di acqua e grasso che protegge naturalmente la cute, non è ancora ben formato. Infatti, le ghiandole sebacee, responsabili della secrezione proprio del grasso, sono ancora poco attive.
  • Per queste ragioni, i neonati sono particolarmente delicati: la loro pelle va trattata con attenzione e non va esposta al sole diretto, tende a disidratarsi e seccarsi con facilità ed è particolarmente permeabile.
  • Nel caso di prodotti profumati, in modo particolare in questa fascia di età, sono da preferire quelli con il minor numero possibile di allergeni in etichetta.

Da 3 a 6 anni
Tra i tre e i sei anni, la pelle si “irrobustisce”: potenzia le sue difese e inizia a sporcarsi di più. Ecco perché la pulizia diventa fondamentale. È, comunque, consigliabile continuare a usare prodotti delicati e a pH fisiologico (il pH della pelle è lievemente acido, compreso tra 4,5 e 4,9).



Nessun rischio per la sicurezza
La pelle dei bambini, soprattutto di quelli molto piccoli, è talmente sensibile e delicata che spesso è sufficiente un minimo contatto con una sostanza leggermente irritante per dare origine a un’eruzione cutanea. Tuttavia, non bisogna temere che i cosmetici possano essere dannosi. Tutti i prodotti immessi sul mercato, infatti, devono superare una valutazione sulla sicurezza e devono rispondere a requisiti precisi, previsti da una apposita legge. Si tratta di obblighi che tutelano la salute umana, anche dei più piccoli.

Oltretutto, bisogna considerare che i cosmetici formulati per essere usati nei bambini presentano due ulteriori vantaggi:
  1. quelli destinati a essere utilizzati su bambini con meno di tre anni devono essere sottoposti a una valutazione sulla sicurezza ancora più dettagliata;
  2. i cosmetici e i prodotti per la cura personale destinati a essere usati specificatamente su neonati e bambini (riportano tale indicazione in etichetta) sono formulati per tenere conto della delicatezza della loro pelle, per esempio, contengono detergenti meno aggressivi e minimi o nessun profumo, oppure hanno un pH adatto per la loro pelle.