Dolori articolari, infiammazioni agli arti, contratture o
strappi sono disturbi comuni e frequenti sia negli aduli sia nei
piccini. I rimedi naturali, efficaci, ad effetto immediato si chiamano
Arnica ed Artiglio. La domanda più comune a questo punto è: quando
usarle?
Partiamo dalla pianta di Arnica, facilmente riconoscibile per le foglie disposte a rosetta ai piedi della pianta e per i vistosi fiori giallo-arancio. Le parti della pianta usate per procurare sollievo sono i rizomi, i fiori e le foglie raccolti in stagioni diverse. Infatti i rizomi sono raccolti in autunno, le foglie d’estate ed i fiori prima di schiudersi. I rizomi sono usati per preparare l’infuso di arnica: un cucchiaino di rizomi in una tazza di acqua bollente per 5 minuti, successivamente filtrare e bere.
Partiamo dalla pianta di Arnica, facilmente riconoscibile per le foglie disposte a rosetta ai piedi della pianta e per i vistosi fiori giallo-arancio. Le parti della pianta usate per procurare sollievo sono i rizomi, i fiori e le foglie raccolti in stagioni diverse. Infatti i rizomi sono raccolti in autunno, le foglie d’estate ed i fiori prima di schiudersi. I rizomi sono usati per preparare l’infuso di arnica: un cucchiaino di rizomi in una tazza di acqua bollente per 5 minuti, successivamente filtrare e bere.
Questa bevanda è adatta contro cefalee e disturbi
circolatori. Altro infuso efficace è quello che si prepara con le
escrescenze, usando la stessa tecnica della precedente ideale per
favorire la digestione. Fiori e foglie sono invece la parti usate in
creme o gel per il trattamento locale di fastidi quali traumi,
contusioni, strappi muscolari, urti e dolori reumatici. L’effetto
benefico dell’Arnica è legato all’elevata concentrazione di
polisaccaridi, mucillagini, flavonoidi e fitosteroli, principi attivi in
grado di attenuare il processo infiammatorio, riattivare il
microcircolo sottocutaneo e ridurre il gonfiore edematoso.
Il Gel all’Arnica della Witt Italia,
senza conservanti e profumi, accanto all’effetto lenitivo esplica anche
una spiccata azione idratante volta a restituire il naturale benessere
alla cute sottoposta a stress. A questo punto Vi starete chiedendo
quando bisogna usare l’artiglio? Ha la stessa funzione dell’arnica?
Ebbene no, Arnica ed Artiglio si usano in situazioni diverse e non
agiscono allo stesso modo.
L’Artiglio del diavolo, anche noto con il nome di
Arpagofito, deve la sua denominazione alle quattro appendici dure e
lunghe che circondano i suoi frutti. Queste sporgenze sono dotate di
robusti uncini dove i roditori, secondo la tradizione popolare, possono
rimanere impigliati per sempre. Le parti della pianta utilizzate per
procurare sollievo sono le escrescenze laterali della radice. Tali
escrescenze contengono elevate concentrazioni di iridoidi (arpagoside,
procumbide e arpagide), zuccheri, aminoacidi, steroli, grassi e cere.
Tali principi attivi sono responsabili dell’azione analgesica e
rilassante di muscoli ed arti. Ciò rende l’artiglio del diavolo efficace
e particolarmente adatto nelle situazioni che causano dolore ed
infiammazioni come tendiniti, mal di schiena, dolori cervicali, artrite e
stati febbrili. L’artiglio è efficace sia applicato localmente sulle
zone interessate dal dolore, sia assunto sottoforma di integratore
alimentare.
A tal proposito Vi consiglio l’integratore alimentare Dolorstop
a base di artiglio del diavolo, per chi soffre abitualmente di fastidi
come mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari o dolori mestruali.
Concludendo care lettrici, nel prendere Arnica o Artiglio
ricordate che l’arnica è utile in caso di disturbi che generano edema e
gonfiore agli arti, l’artiglio è utile in caso di fastidi che provocano
infiammazione e dolore ad articolazioni o muscoli.